Applicazione intuitiva degli elettrodi per EEG.
In tutte le unità di terapia intensiva il 10-20% dei pazienti versa
in stato di incoscienza. I parametri vitali di cuore e respiro sono
normali, ma perché il paziente non si sveglia?
Una causa dello stato di incoscienza potrebbe essere l’evoluzione
di uno stato epilettico non convulsivo (NCSE). Il NCSE può causare
un danno secondario al cervello, che porta a una maggiore morbilità
e aumenta i tassi di decesso.
L’EEG prolungato (cEEG) in terapia intensiva può contribuire
a rilevare un NCSE, che richiederebbe un pronto intervento
terapeutico con miglioramento della prognosi.
Misurazione in 3 passaggi:
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